Tre passi più lontani dall’alcol
Informare, educare e sensibilizzare: questi i tre pilastri portanti del percorso che la Croce Rossa e il Piano Giovani (Sportello 2.0) della Valle del Chiese hanno iniziato insieme per rispondere a uno degli aspetti più complessi e allarmanti della società moderna: il rapporto tra alcol e collettività.
I risvolti assunti negli ultimi anni da questa relazione hanno infatti reso necessaria una maggiore attenzione da parte di tutti nei suoi confronti. Dati preoccupanti come l’abbassamento dell’età media del primo utilizzo oppure l’incremento del numero di incidenti stradali causati dalla guida in stato di ebbrezza non possono essere più ignorati, perché sintomi evidenti delle conseguenze sempre più tragiche e negative che può avere il fenomeno.
Per cercare di prevenirne gli effetti indesiderati dovuti all’assunzione di alcol da parte delle persone, il primo strumento individuato è stato l’informazione. Due incontri, organizzati dal Piano Giovani in collaborazione con il Centro Alcolisti di Tione e la Polizia Locale, hanno infatti permesso ai volontari della Croce Rossa della Valle del Chiese di conoscere in maniera più approfondita gli esiti di alcol su fisico e società. Attraverso la trasmissione di dati e nozioni, la rettifica di “false credenze” e una profonda riflessione sull’argomento, i volontari sono stati formati per trasferire capillarmente le informazioni raccolte alla cittadinanza locale.
Forti del bagaglio di conoscenze acquisite e motivati dall’idea di contribuire a una nobile causa, i volontari hanno prestato servizio durante due manifestazioni molto frequentate nella Valle del Chiese: la festa Magna Cort a Lardaro e il party di Halloween a Storo. In entrambe le occasioni, affiancati da un rappresentante dal Piano Giovani, hanno proposto a diverse persone di rispondere a un brevissimo questionario e di sottoporsi a una prova etilometro anonima. Il questionario, composto da una ventina di domande, aveva lo scopo di invitare principalmente le persone a riflettere sul proprio stato psicofisico dopo aver assunto alcolici (capacità relazionali, capacità cognitive, capacità decisionali, ecc.). La prova etilometro, invece, aveva lo scopo non solo di quantificare l’esatto stato di alterazione o meno di ciascun individuo ma anche di permettergli di capire quanto la percezione di se stesso fosse lontana dalla realtà.
Inutile dire che i risultati dell’abbinamento questionario – etilometro hanno, nella maggior parte dei casi, sorpreso le persone che avevano scelto di sottoporsi alla prova favorendo spontaneamente momenti di confronto e dialogo con il personale della Croce Rossa. La possibilità di testare, in un ambiente neutrale e in compagnia di volontari dediti alla “sospensione del giudizio”, il proprio livello di alterazione si è dunque rivelato un’ottima strategia per informare, educare e sensibilizzare decine e decine di persone riguardo a questo tema.
Ben consapevoli che quanto fatto sino a questo momento è semplicemente l’inizio di un percorso tutto in salita fatto di molti incontri di formazione, molte feste, molte persone e molto impegno, la Croce Rossa e il Piano Giovani della Valle del Chiese guardano orgogliosamente a questi tre piccolissimi passi che, in ogni caso, hanno portato qualcuno “tre passi più lontano dall’alcol”. (jr)