Chi siamo

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ATTENZIONE: Questa pagina è in fase di revisione e potrebbe contenere errori ed inesattezze. Vi chiediamo di comunicarci eventuali sviste o inesattezze o errori. Cercheremo nel tempo di reperire materiale originale e arricchire questa sezione relativa alla Storia della Croce Rossa a Trento (e nel Trentino) con testimonianze e materiali.

Il Comitato di Trento nasce ufficialmente con la riforma statutaria della Croce Rossa Italiana entrata in vigore il primo gennaio 2016. Fino ad allora i gruppi che oggi afferiscono a questo comitato, facevano direttamente riferimento al Comitato Provinciale di Trento.

Ad oggi fanno parte del nostro comitato 18 gruppi locali distribuiti uniformemente in quasi tutto il territorio della Provincia Autonoma di Trento. In questi operano circa 3000 volontari e qualche decina di dipendenti che svolgono il loro servizio in svariate attività che dipendono soprattutto dalle necessità specifiche del territorio. In tutti i gruppi è attiva e molto rappresentata la componente sanitaria ossia l’attività di ambulanza con tutte le attività di contorno. Forte anche l’attività di risposta alle emergenze che ci vede impegnati al fianco della Protezione Civile della PAT e Nazionale quando brutte tragedie colpiscono il territorio Italiano o Trentino. In tanti gruppi sono molto attivi i nostri ragazzi, i giovani volontari ai quali lasceremo un domani le redini del nostro mondo, e che si prodigano per insegnare i nostri principi e valori nonché promuovendo stili di vita sani e civicamente maturi. Spesso ci facciamo carico delle esigenze dei più bisognosi, distribuendo generi di prima necessità dove altre associazioni non hanno questa mission.

In generale anche sul nostro territorio, così come nel resto del mondo, Croce Rossa supplisce alle necessità specifiche dei territori nella quale opera.

La nostra Storia

Come detto precedentemente, il Comitato esiste solo dall’inizio del 2016 ed ha iniziato ad operare organicamente da Aprile di quell’anno, ecco perché, per soddisfare la vostra legittima curiosità ci affideremo alla storia del Comitato Provinciale di Trento e a quella del Gruppo di Trento città. Ricordiamo che la storia della Croce Rossa in Tentino è la storia di alcune delle 6 componenti storiche della CRI, unificate dopo la riforma del 3 dicembre 2012. Da allora la Croce Rossa è unica e unita, così come vuole uno dei nostri principi (rimangono ancora attive le componenti ausiliarie delle forze armate).

Tratto dalla pagina “Storia della CRI in Trentino” su critrentino.it

Durante la prima guerra mondiale, mentre il Trentino faceva ancora parte dell’impero Austro-ungarico, operò a Trento una sezione della Croce Rossa Austriaca. In seguito, con l’annessione di Trento all’Italia, dopo la conclusione della Prima Guerra Mondiale, subentrò la Croce Rossa Italiana: erano gli anni venti.

Le Componenti “storiche” del Comitato di Trento sono: le Infermiere Volontarie, il Corpo Militare ed il Comitato Nazionale Femminile, a cui si sono aggiunti in tempi successivi i Volontari del Soccorso (1949) e la Croce Rossa Giovanile.

Molte furono le attività svolte dalla Croce Rossa del Trentino a partire dagli anni ’20:
– organizzazione di colonie marine e montane a favore dell’infanzia bisognosa;
– corsi di informazione pratica a teorica per Infermiere Volontarie con la collaborazione dell’Ospedale e di medici extraospedalieri;
– servizio trasporto infermi ed infortunati. Al termine della seconda guerra mondiale le ambulanze del Comitato erano ridotte ad un solo mezzo, a causa delle perdite inflitte dagli eventi bellici.

Numerose ed importanti le attività svolte durante il secondo conflitto mondiale (tempo di guerra):
– ricerca di notizie ed invio corrispondenza e pacchi per i militari combattenti, i prigionieri di guerra e per gli internati nei lager tedeschi;

– assistenza e soccorso a sinistrati, sfollati, reduci e rimpatriati civili;

– presenza delle Crocerossine in zone operative;
– posti di ristoro e soccorso sanitario presso le stazioni ferroviarie di Trento, Rovereto, Salorno e in svariate località della Provincia;
– squadra di protezione sanitaria antiaerea attiva nei rifugi durante le incursioni aree (IIVV e CM).

In seguito alla fine del conflitto le attività cambiarono tipologia:
– assistenza ai rimpatriati ed ai prigionieri in transito sulla via del Brennero;
– assistenza a sinistrati, rimpatriati ed ai profughi della Germania, della Dalmazia e della Venezia Giulia.

Alla chiusura delle necessità strettamente legate agli eventi bellici, la Croce Rossa Italiana del Trentino non si fermò, tutt’altro. Le attività subirono una variazione e si avvicinarono a quelle caratteristiche del tempo di pace:

– distribuzione gratuita di prodotti farmaceutici specie vitaminici e prima campagne informative in favore della popolazione scolastica;
– ambulatorio odontoiatrico gratuito;
– attività di diffusione del primo soccorso e formazione dei volontari con corsi teorico-pratici;
– apertura della colonia Permanente della CRI a Levico, per curare i bimbi ammalati (circa 250 piccoli) prevalentemente della nostra Provincia, dell’Alto Adige ma anche delle altre Provincie italiane.
– realizzazione del Villaggio della Croce Rossa Italo-Svizzera a Valfloriana (TN) per gli alluvionati del fiume Avisio.

In tutto l’arco di tempo che va dalla fine della guerra ad oggi, la Croce Rossa del Trentino ha operato con la sua struttura e con il suo personale in tutte le emergenze in seguito a calamità naturali, sia limitate al nostro territorio (alluvione di Trento, Stava ce) che a livello nazionale (alluvione del Polesine, tragedia del Vajont, terremoto del Belice) o internazionale (aiuti in favore dell’India, Vietnam, Libano ce).

Attualmente i volontari trentini portano ancora avanti alcune di queste attività, mentre altre sono state sospese e sostituite da progetti più rispondenti alle necessità dei giorni nostri.
Per conoscere le attività svolte dal Comitato CRI di Trento, clicca qui

Testi liberamente tratti dal libro “Profilo della Croce Rossa” di Beppino Disertori, già Presidente del Comitato Regionale di Trento.

La riforma del 2012, l’unificazione delle componenti

Il 3 dicembre del 2012 ai sensi dell’ordinanza del commissario straordinario n. 0567-12 scompaiono le 6 componenti storiche della Croce Rossa Italiana. Questo passaggio è fondamentale per restare all’interno della Federazione di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa in quanto l’Italia era l’unica società delle nazioni di Croce Rossa ad avere questa anomalia che di fatto violava una delle regole fondamentali per essere riconosciuti dalla IFRC ossia l’unicità e l’unità della società di Croce Rossa nazionale. Anche in Trentino la riforma si fa sentire e le componenti presenti delle Infermiere Volontarie, dei Pionieri, delle Comitato Nazionale Femminile e dei Volontari del Soccorso votano per avere un Presidente unico per il Comitato Provinciale. Vince l’elezione il già ispettore Provinciale dei Volontari del Soccorso, Alessandro Brunialti.

Nel 2016 il nuovo statuto della CRI

Nel 2016 entra in vigore il nuovo statuto della Croce Rossa Italiana che prevede un sostanziale riordino dei ruoli e delle competenze dei Comitati: il Comitato Nazionale e i Comitati Regionali e delle Provincie Autonome di Trento e Bolzano saranno istituzioni di diritto pubblico che garantiranno, tuteleranno e vigileranno sui Comitati Locali a loro direttamente collegati che opereranno sul territorio come associazioni di diritto privato. Alla fine del 2015, in Trentino, i Comitati Locali sono 2, ma comprendono solo 4 dei 22 gruppi presenti. Gli altri 18 gruppi hanno 2 possibilità: istituirsi come Comitati Locali o aggregarsi in un unico e grande Comitato Locale. Si opta per la seconda soluzione che porta i 18 gruppi “orfani” ad afferire nel neonato Comitato Locale di Trento dal 1° gennaio 2016.

Il comitato rimane però senza un Presidente e un Consiglio fino a dopo le prime elezioni del 28 Febbraio 2016 che sanciscono che i soci appartenenti ai 18 gruppi del comitato hanno scelto come Presidente Claudio Spadaro.

(le)