Emergenza coronavirus: noi ci siamo
I volontari della Croce rossa italiana sono sempre in prima linea quando si tratta di emergenze e non potevano di certo tirarsi indietro davanti a quella in atto. Anche i colleghi in Cina erano in prima linea e lo sono anche tutti gli altri in Europa e nel resto del mondo. Ogni società nazionale mette a disposizione del proprio paese uomini e risorse e quando è possibile porta aiuti alle altre consorelle in difficoltà. Lo si è visto quando la Croce rossa cinese ha iniziato a mandare materiale e specialisti in Italia due settimane fa, continuando a farlo con cadenza regolare anche adesso.
In Trentino, da quando l’emergenza è stata dichiarata, Croce rossa ha dovuto rinunciare a moltissime attività per dedicarsi completamente a quelle legate all’emergenza coronavirus o ad altre che sono comunque improrogabili per la popolazione come la distribuzione di generi alimentari alle famiglie indigenti.
Oltre al soccorso in ambulanza, costantemente riprogrammato con nuove procedure in accordo con Trentino Emergenza e l’APSS per contrastare questa pandemia sul territorio, ai volontari di Croce rossa è richiesto aiuto per il pre-triage ospedaliero e per l’assistenza in strutture di degenza. Da inizio febbraio i nostri volontari stanno presidiando le ex caserme alle Viote del Bondone dove fino ad alcuni giorni fa erano presenti persone auto-isolate in arrivo da paesi dell’est asiatico. Ora invece la struttura ospita in una sezione sigillata alcune persone colpite dal virus che non sono così gravi da necessitare cure intensive o sub-intensive ma che per ragioni personali non ritengono di passare la quarantena in casa propria, magari per preservare coinquilini anziani o con qualche vulnerabilità di ambito sanitario.
Se chiamate il numero verde della provincia relativo all’emergenza, l’800 86 73 88, a rispondervi troverete altri volontari di Croce rossa che vi daranno le risposte alle vostre domande.
Come avrete sentito c’è in giro molta carenza di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI); uno dei compiti della Croce rossa trentina è quello di cercare in giro per il mondo (letteralmente) canali di approvvigionamento sempre nuovi per garantire continuità di trattamento e sicurezza agli operatori.
In ogni gruppo l’attività di formazione è ora interamente rivolta alla autoprotezione, all’uso dei DPI e alla collaborazione nella sanificazione dei mezzi e del materiale recuperabile, in collaborazione con i dipendenti di Trentino Emergenza
A coordinare il tutto è istituita 24 ore su 24 la Sala Operative Regionale (SOR) che si occupa di gestire l’attività dei volontari.
Non solo volontari e operatori sanitari (medici, infermieri, OSS, tecnici, farmacisiti) sono decisivi per combattere questa guerra. Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte ascoltando attentamente ciò che le autorità stabiliscono. Innanzitutto non uscire di casa se non per cause strettamente necessarie e mantenere la distanza di almeno un metro tra una persona e l’altra affinché il contagio sia meno probabile.
Lavarsi le mani accuratamente è un gesto fondamentale da compiere ogni volta che è possibile. Va benissimo farlo con il sapone che usiamo abitualmente, oppure usando una soluzione alcolica quando per esempio si sale nella propria auto o ci congediamo da qualcuno o lasciamo il supermercato. Non toccarsi bocca, naso e occhi senza aver pulito prima le mani: questi infatti rappresentano per il virus la “porta” d’ingresso al nostro organismo.
Evitare i contatti ravvicinati con persone che soffrono di infezioni respiratorie, o che si sospetta siano stati contagiati, sembra quasi scontato ricordarlo.
Se foste voi vittime della tosse, cercate di starnutire e tossire in un fazzoletto di carta pulito, da gettare subito dopo in un bidone, o in mancanza di carta, fatelo nella piega del gomito. Evitate inoltre di scambiarvi posate e bicchieri anche in famiglia.
In caso abbiate sintomi influenzali è bene contattatiate telefonicamente il vostro medico di famiglia oppure utilizzate i numeri verdi regionali e non precipitatevi al Pronto Soccorso. In Provincia di Trento è attivo per questo il numero 800 867388. Per tutte le emergenze è sempre attivo il numero unico dell’emergenza 112.
Ricordiamo anche il numero ministeriale di pubblica utilità 1500 per l’emergenza coronavirus e il numero verde di aiuto alla persona di Croce Rossa Italiana, CRI per le Persone: 800 065510.
#iorestoacasa è l’hastag lanciato con lo scopo di sensibilizzare la popolazione al rispetto delle regole fino a emergenza finita.
Facciamolo tutti per aiutare chi aiuta: RIMANIAMO A CASA!
Vi congediamo con la lettera presidente della CRI e dell’IFRC Francesco Rocca.
Lettera aperta ai volontari
Anche adesso, in questa nuova “Solferino contemporanea”, ognuno di noi può fare la differenza. Ognuno di noi può essere esempio come lo sono quotidianamente i nostri volontari in prima linea nelle ambulanze o a fianco dei medici in ospedale, così come quelli che contribuiscono a tenere aperti i Comitati con tanti servizi solo apparentemente più “semplici”, ma non meno importanti. Ognuno di noi può contribuire a sconfiggere questo virus. Come? Rimanendo a casa per preservare i più vulnerabili; donando il sangue, vista la carenza nelle strutture sanitarie in questo periodo; aiutando gli anziani, magari facendo loro la spesa; diventando “volontario temporaneo” per far fronte alle tante necessità del Paese. Ma, soprattutto, essendo forti e resilienti. Il pensiero che ci guida, ossia le nostre idee, siano il faro in questi momenti bui che possiamo e dobbiamo trasformare in una nuova rivoluzione, quella del Tempo della gentilezza. E mi torna ancora una volta in mente il nostro Padre Fondatore che, nelle sue ultime volontà, chiese di essere sepolto in una fossa comune e spiegò il motivo con questa frase: “l’uomo è irrilevante e insignificante davanti alle proprie idee“. Ci risolleveremo, perché i nostri gesti sono il frutto di queste Idee, capaci da quasi due secoli di trasformare la morte in vita.
gb