Domenica 19 maggio grande simulazione di Protezione Civile in Valdaone
Tra le 8,00 e le 13,00 di domenica 19 maggio, nel Comune di Valdaone si terrà una grande esercitazione di Protezione Civile che simulerà la frana di un costone di montagna sopra gli abitati di Bersone e Daone.
Nata con l’obiettivo testare il piano di Protezione Civile approvato recentemente dal comune, la simulazione sarà un’operazione multiforze che vedrà operare insieme Amministrazione di Valdaone, Croce rossa italiana, Vigili del Fuoco locali, Soccorso Alpino, Corpo dei Forestali, Nucleo Cani da Ricerca della Guardia di Finanza, corpo dei Nu.vol.A., Forze dell’Ordine e Polizia Urbana del territorio.
“Si tratta di un’iniziativa voluta dal Comune di Valdaone, in particolare dalla sindaco Ketty Pellizzari, che ci ha chiamati proponendoci di aderire a questa esercitazione insieme alle altre forze” – spiegano i referenti della Croce rossa Valle del Chiese Oscar Lolli, Roberta Salsa e Luciano Weiss – “L’evento vede la simulazione di una situazione di dissesto idrogeologico con smottamento di terra a causa della pioggia sugli abitati di Daone e Formino di Bersone. A Praso, considerata zona sicura, verrà invece allestito il COC o Centro Operativo Comunale composto da sindaco, giunta, comandanti dei Vigili del Fuoco Volontari locali, rappresentanti di Croce rossa, del corpo dei Forestali, delle Forze dell’Ordine, dell’Unità Cinofila della Guardia di Finanza e del Soccorso Alpino. Da qui verrà coordinata tutta l‘operazione”. Sempre a Praso, presso il locale Centro Sportivo, la Croce rossa allestirà ancora il Centro di Accoglienza dove saranno portati popolazione sfollata e feriti; qui saranno presenti i soccorritori, gli psicologi dei popoli e, i clown che si prenderanno cura dei più piccoli.
La manovra prevede il coinvolgimento di circa centocinquanta volontari locali e terminerà con il pranzo preparato dal nucleo alpino dei Nu.vol.A per tutti i soccorritori coinvolti.
“Questa idea dell’amministrazione comunale di Valdaone di provare il Piano di Protezione Civile a quindici anni da un reale episodio di dissesto idrogeologico è una bellissima idea; non accade infatti spesso che si possa verificare la validità di un progetto. In questo modo si vuole vedere se il piano è adatto o se potrebbero emergere dei problemi non considerati” – afferma l’istruttore di Protezione Civile del Comitato di Trento che sta seguendo con particolare cura i preparativi per la simulazione di domenica 19 maggio, Marco Beber.
“Che le amministrazioni locali si dedichino ad operazioni simili investendo energie e fondi è cosa davvero utile” – conclude per parte propria il delegato dell’Area Emergenze del Comitato di Trento, Rudi Dorigoni – “perché solo testando il piano di Protezione Civile si riescono a capire i problemi e le criticità che possono emergere in tempo reale in situazioni simili: sono operazioni importanti che portano i soccorritori a mettersi in gioco in prima persona in maniera molto pratica, preparandoli al meglio per eventuali altri eventi che dovessero darsi sul territorio locale”.