Sicuri a terra, sicuri in acqua
Croce rossa italiana a tutela dei 1400 partecipanti al 36° Meeting del lago di Garda.
Il vento è calato e dopo quattro giorni di vele, barche, grida e schizzi di acqua dolce si spengono i riflettori sul 36°Lake Garda Meeting, la regata di barche categoria optimist che ogni anno porta sul Garda Trentino, ospiti degli organizzatori del circolo velistico “Fraglia vela”, migliaia di atleti provenienti da tutto il mondo.
Con i suoi oltre 1400 partecipanti l’edizione 2018 del Meeting è stata una vera e propria esplosione di energia e vitalità: in ogni dove gruppi di ragazzini di età compresa tra i 9 e i 16 anni anni hanno popolato la scena con i loro accenti diversi (33 sono state le nazioni di provenienza) e la loro grande passione comune, la vela.
A tutelare la loro incolumità, durante le gare in acqua e lo svago a terra, una convenzione siglata tra l’organizzatore dell’evento Fraglia Vela Riva e il Comitato di Trento della Croce rossa italiana.
L’accordo, valido per questo e tutti gli altri eventi velici in programma per il 2018, garantisce tutti i soccorsi primari di superficie per i velisti e le persone coinvolte durante le regate organizzate sul Lago di Garda.
A vigilare sui partecipanti dunque, non solo ambulanze e soccorritori pronti ad intervenire in caso di bisogno a terra, ma anche mezzi nautici di soccorso sanitario come una moderna idroambulanza dotata di radio nautica, ecoscandaglio, radar cartografico, toboga elitrasportabile, ossigeno, defibrillatore, e attrezzatura sanitaria per soccorso avanzato.
Alla guida di questo innovativo mezzo, uno tra i tanti messi a disposizione per il soccorso in acqua, gli OPSA (operatori polivalenti di salvataggio in acqua) della Croce rossa italiana addestrati ad individuare e gestire qualsiasi criticità. Non è raro infatti che, durante la regata, qualche ragazzo rischi l’annegamento o l’ipotermia mettendo a serio rischio la propria vita.
Anche in un contesto complesso come quello del Lake Garda Meeting in cui numeri, tempo atmosferico, differenze culturali e difficoltà logistiche notevoli come il riuscire velocemente individuare il nome, la provenienza e i responsabili (genitori o coach) di un giovane atleta infortunato, rendono il lavoro degli operatori di Croce rossa ancora più impegnativo, questo corpo ha dimostrato di possedere una preparazione ineccepibile e all’altezza di un evento sportivo da guiness, facendo sentire tutti i partecipanti alle gare…sicuri a terra e più sicuri in acqua. (jr)