Socialmente CRI
Nell’aria aleggia un delizioso profumo, che sa di tradizione, di cucina della nonna, di pane raffermo.
Ci sono anche risate, e qualche parola italiana pronunciata con accento insolito, il tutto condito con sorrisi e complicità.
Ci troviamo nella cucina di Villa Lory, a Miola di Pinè, dove gli ospiti migranti si stanno cimentando nella preparazione degli strangolapreti, sotto la guida degli OSG (operatori sociali generici) del gruppo di Croce Rossa di Sover: Mariagrazia, Giorgio e Gabriella. Anche la semplicità della preparazione di una cena può diventare un modo per imparare la lingua, per stare insieme e per farci sentire parte di un’unica società.
Poco distante, ci troviamo alla casa di riposo Villa Alpina di Montagnaga, si mescolano le carte, si muovono le pedine, si fa una passeggiata. Un gruppo di ospiti sta passando il pomeriggio in compagnia dei nostri volontari, che settimanalmente svolgono lì attività di volontariato.
Croce Rossa non è solo sinonimo di sirene spiegate e codici colorati, ma esprime anche integrazione di persone fragili e progetti di aiuto territoriale a lungo termine. Pensaci quando vedi che un corso sta iniziando vicino a casa tua. Non serve essere prestanti, senza paura e portati per l’azione, basta essere persone di buon cuore. (mv)