Noi saremo pronti, ma voi?
Come ci si prepara per un’emergenza? I volontari di Croce rossa lo sanno bene: ci si deve formare e informare costantemente per mantenere attiva l’abilità a la capacità di intervenire nella situazioni più impensate. I recenti avvenimenti dovuti al maltempo sono di sicuro una dimostrazione di quanto la macchina dei soccorsi trentina funzioni e abbia comunque sempre bisogno di tenere oliati i propri ingranaggi.
Per questo periodicamente si organizzano aggiornamenti teorici ed esercitazioni pratiche, anche interforze, per mantenere i volontari in continuo allenamento. Gli addestramenti permettono di testare le potenzialità e di rispolverare ciò che si è imparato in aula durante gli aggiornamenti teorici: è risaputo che a poco serve la teoria se non viene applicata anche alla pratica.
Solitamente i volontari impegnati nelle simulazioni di eventi maggiori, dove quindi il numero di persone da soccorrere risulta superiore al numero dei soccorritori arrivati immediatamente sul posto, sono chiamati a presentarsi la mattina presso la sede operativa. Qui gli istruttori e i referenti delle attività che saranno simulate smistano il personale a disposizione, creano equipaggi, assegnano compiti. Questi ultimi sono vari e ne esistono di più impegnativi, dal punto di vista della gestione dell’emergenza, e più operativi. Spesso quello che si vuole allenare non è il soccorso alla persona ma proprio la capacità di alcuni ruoli chiave di fare il proprio compito e interagire in maniera corretta ed efficace con le altre figure presenti sulla scena. I simulatori, coloro che fingeranno di avere bisogno di soccorso, e i truccatori, volontari specializzati nel truccare le persone per creare ferite o evidenziare segni di malore, sono a questo punto già stati portati e preparati nel luogo dove l’esercitazione avverrà. Le tempistiche e l’ordine di partenza del personale sarà da qui in poi scadenzato e gestito da una centrale operativa appositamente allestita.
Arrivati sul campo, i soccorritori si possono ritrovare in mezzo a scenari di tutti i tipi: il limite è spesso solo la fantasia di chi ha organizzato l’esercitazione. Possono presentarsi situazioni simili a quelle di un film di azione o catastrofico oppure un “banale” incidente stradale. Tutto questo movimento di persone crea ovviamente del trambusto laddove si decide di simulare l’incidente, ma spesso questo viene placato perché si cerca di avvisare per tempo la cittadinanza. E se questo non succedesse? Se nessuno avvisasse e all’improvviso nella piazza del vostro paese arrivassero mezzi e uomini in emergenza e cominciassero a simulare? Come reagireste voi se una mattina guardando dalla finestra vedeste una situazione così?
Alcuni di voi lo scopriranno presto perché in queste settimane è prevista proprio una simulazione non pubblicizzata in uno dei comuni dei dintorni di Trento. Tenetevi pronti allora, potrebbe succedere da un momento all’altro!(gb)