La Croce Rossa tra i banchi di scuola
Per qualche giorno ritorniamo tra i banchi, con le insegnanti e i bidelli nelle loro casacche colorate. I ragazzi urlano e corrono lungo i corridoi, frizzanti come l’aria che si respira durante la ricreazione. Ma questa, per loro, non è una giornata come tutte le altre. E nemmeno per noi. Durante la settimana hanno raccolto cibo destinato alla Croce rossa, e il grande giorno è ormai arrivato. Finalmente potranno vedere l’ambulanza, le divise rosse e quegli strani personaggi mai visti prima che caricano quanto raccolto e si presentano. Ora è il nostro turno, provare a lasciare a questi giovani un messaggio di quanto sia bello, e necessario, aiutarsi.
Questo è lo scopo principale della raccolta di viveri che, per il secondo anno, abbiamo voluto proporre nelle scuole dell’istituto comprensivo di Fondo-Revò, in collaborazione con la Caritas. Il nostro obiettivo non è tanto quello di raccogliere del cibo, sicuramente utile da ridistribuire alle famiglie, ma soprattutto quello di sensibilizzare i ragazzi su tematiche come quelle della povertà nel nostro Paese e della necessità di aiutarsi reciprocamente. Perché i poveri non vivono solo in Africa, o in Paesi lontani dal nostro, come spesso ci chiedono, ma si nascondono proprio dietro la nostra porta.
L’entusiasmo dei bambini è travolgente; domandano a cosa servano i lampeggianti blu sul nostro furgone, come si comporti la Croce rossa in scenari di guerra, perché il nostro simbolo sia una croce. Mille domande, cose a cui magari non avevi mai pensato e che ti fanno sorridere e pensare a quanto vasta e profonda sia la curiosità nei bambini. (ff)