24 ottobre, giornata modiale per la polio
Da sempre l’umanità ha dovuto convivere con i virus che causano la poliomielite, malattia infettiva fortemente invalidante e mortale che porta alla progressiva paralisi per via della degenerazione dei neuroni motori del midollo spinale. La malattia è stata riscontrata infatti in molte mummie delle civiltà antiche analizzate ed è sempre stata ritenuta endemica nella popolazione fino agli anni ’40 e ’50 dove ebbe il suo picco, colpendo centinaia di migliaia di bambini in tutto il mondo. La sua causa fu scoperta essere verso la fine del XIX° secolo in un gruppo di virus che intaccavano appunto i neuroni del sistema nervoso ospitato nella colonna vertebrale.
La polio in Italia
Negli anni 30 in Italia i casi iniziarono ad aumentare vertiginosamente rispetto a quelli normalmente presenti. In quel periodo la sanità era un lusso per pochi e la maggior parte delle persone non poteva permettersi di mantenere i propri cari per le lunghissime degenze che servivano ai malati e così la Croce Rossa Italiana cominciò a organizzare e ospitare i malati in strutture apposite dette “sanatori”, di cui uno dei più grandi e importanti si trovava a Malcesine. Fortunatamente, dagli 8 mila casi norificati nel 1958, l’ultimo caso registrato in Italia è stato nel 1982 e dal 21 giugno 2002 il nostro paese è stato certificato “polio-free”.
La lotta alla malattia
La crescita della malattia nella popolazione negli anni 20 e 30 del XX° secolo divenne un vero e proprio problema sociale. Questo convinse molti filantropi a compiere sforzi economici ingenti investiti nella ricerca per sconfiggere la polio (questo il nome “affettuoso” con il quale la malattia veniva chiamata). Ricordiamo che lo stesso presidente degli USA Franklin Delano Roosevelt era paraplegico per via di quella malattia. La strada giusta sembrò da subito quella del vaccino. Molti furono i tentativi che portarono nel 1952 Jonas Salk a produrre una prima versione efficace del vaccino utilizzando la formaldeide per disattivare il virus. Nel 1957 il virologo polacco Albert Sabin creò la seconda versione del vaccino, più facile da produrre, che venne usato dal 1963 come vaccino per la polio. Nel 1967 iniziò la campagna globale di vaccinazione promossa dall’OMS per debellare la malattia. Nel 1980 la stessa OMS ha dichiarato la definitiva eradicazione della malattia.
Ancora oggi i vaccini antipolio sono rimasti 2: OPV (vaccino Sabin orale costituito da 3 virus viventi attenuati) e IPV (vaccino Salk iniettivo costituito da 3 virus inattivati con formaldeide). Solo in un pugno di paesi la malattia presenta ancora dei casi e sostanzialmente sono paesi in cui l’instabilità politica di alcune loro zone rende impossibile la gestione della sanità in maniera funzionale. (le)
(© foto dal sito lamedicinainunoscatto.it)
Letture interessanti per approfondire
Poliomielite (www.epicentro.iss.it Il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica)
Poliomielitici in Italia: come eravamo e come siamo. (www.aniepnazionale.it Associazione Nazionale per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili)
La poliomielite oggi (www.aidmonlus.it Associazione interregionale disabili motori ONLUS)
Storia della poliomielite in Italia (www.senato.it Senato della Repubblica Italiana)
Storia della Poliomielite (it.wikipedia.org)
Vaccini: cosa sono e perché farli (www.cri.it)
Storia della vaccinazione (it.wikipedia.org)
Scatti nel passato della medicina: la poliomielite (lamedicinainunoscatto.it)