Ragazzi delle scuole in visita alla sede di Borgo
Venerdi 10 maggio la sede di Croce rossa del gruppo di Borgo – Bassa Valsugana si è animata con la presenza di circa trenta bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie inferiori. Ad accoglierli il referente della sede, Mario Tomio e altri cinque volontari del gruppo. È stato spiegato ai bambini il significato dell’emblema della croce rossa e mezzaluna rossa e la storia di Henry Dunant. Un breve cartone animato, appositamente realizzato dalla televisione svizzera in lingua italiana, è stato molto apprezzato dai bambini presenti.
Proiezione del cartone animato sulla storia di Henry Dunant e della Croce rossa
Sono state illustrate ai bambini e soprattutto ai loro accompagnatori le manovre salvavita da utilizzare in caso di soffocamento da corpo estraneo attraverso l’uso di appositi manichini. Pochi gesti che possono essere risolutivi nella maggior parte dei casi e che aiutano a superare una situazione di grave pericolo.
I manichini per imparare le manovre di rianimazione, differenti a seconda dall’età.
Si è passato poi alla simulazione di una chiamata di emergenza al numero unico 112. Il formatore telecomunicazioni David De Paolis ha simulato l’intervista di un operatore di centrale, guidando i ragazzi a fornire le giuste indicazioni. Una chiamata corretta al numero di emergenza è fondamentale per indirizzare i soccorritori sul luogo dell’intervento e dare loro la possibilità di preparare subito il materiale per l’intervento.
Nell’ampio garage al piano inferiore i bambini hanno potuto vedere l’allestimento di alcuni mezzi di soccorso, quali una ambulanza e un furgone adibito a posto medico avanzato (PMA). Un avamposto che consente di avere una postazione per stabilizzare sul posto i pazienti nei casi di maxi-emergenza. Alcuni ragazzi hanno voluto provare i presidi di immobilizzazione come il collare cervicale e il materassino a depressione.
Manovre di rianimazione su manichino illustrate dall’istruttore Mario Tomio
Il tempo è letteralmente volato e alle 17:30 l’attività si è conclusa con una gustosa merenda offerta dai volontari. Chissà se qualcuno di questi bambini stia già pensando di diventare, una volta compiuto i 14 anni, un futuro volontario. Noi lo speriamo visto che il volontariato è una delle peculiarità principali del territorio trentino. (ddp)
