#PapaIncontraCRI
Sabato 27 gennaio è stato un giorno particolare per la Croce Rossa Italiana. Per la prima volta il Papa ha ricevuto la delegazione della Croce Rossa in forma pubblica, invitando in particolare i volontari della CRI a partecipare ad una udienza nella sala Paolo VI.
Partiti venerdì sera alle 22 da Trento, i circa 200 volontari del comitato Provinciale di Trento e quindi dei comitati locali degli Altipiani, della valle di Fassa e di Trento, hanno raggiunto Roma verso le 6:30.
Si sono recati quindi in Vaticano e dopo i controlli di sicurezza hanno potuto trovare bei posti all’interno della vastissima sala Paolo VI.
Oltre ai 6000 volontari della CRI, presenti anche i Presidenti della Mezzaluna Rossa Siriana, Palestinese, Iraniana e del Bangladesh e quelli della Croce Rossa di Argentina, Venezuela, Cina, Haiti, Antigua e Barbuda, Zimbabwe
Verso le 11 la sala era piena e l’incontro è entrato nel vivo con il saluto del Presidente della CRI e della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca. A seguire alcune testimonianze di volontari che hanno operato durante l’anno: un ufficiale dell’esercito che opera sulle navi nello stretto di Sicilia. Un volontario di origini Camerunensi che, arrivato in Italia e trasferito presso il centro di Settimo Torineso, ha deciso di mettersi a disposizione degli altri come volontario nella CRI. Due sorelle volontarie del comitato di Penne, dove operava anche Gabriele D’Angelo, volontario CRI e dipendente dell’albergo travolto dalla valanga a Rigopiano. Poi la testimonianza di un giovane della CRI che grazie alla conoscenza del BLS e la formazione all’uso del DAE ha contribuito a salvare la vita ad un bidello della sua scuola e infine la testimonianza di una Infermiera Volontaria, a ricordare che quest’anno corre il 110° anniversario della loro fondazione.
A mezzogiorno in punto è entrato dal fondo dell’aulta il padrone di casa, Papa Francesco, che ha attraversato l’aula a piedi per poi sedersi su suo scranno ascoltando le parole di saluto dell’ Avv. Francesco Rocca in qualità di Presidente della CRI e dell’IFRC. Durante questo intervento, il Presidente ha sottolineato l’importanza delle azioni e delle parole del Papa sui temi dell’umanità e della giustizia sociale, dell’etica economica e del rispetto dei vulnerabili.
Papa Franscesco, dopo un lungo abbraccio con Rocca, ha risposto con questo discorso.
Qui potete trovare il video dell’udienza.
Ha poi parlato a braccio, rimarcando ancora l’importanza del principio di imparzialità. Molti i momenti che hanno infiammato i cuori dei volontari…
«La cultura degli scarti, tanto attuale oggi, è una cultura anonima, senza legami, senza volti. Che si prende cura solo di alcuni. Voi avete una politica. Il vostro è il partito politico dei più bisognosi, di chi ha più bisogno»
«La vostra presenza a fianco degli immigrati rappresenta un segno profetico, così necessario al nostro tempo»
«La vostra azione merita ancor più la gratitudine di ogni cittadino perché si attua nelle più diverse situazioni, dovendo far fronte a fatiche e pericoli di varia natura. È così nel caso dell’assistenza prestata alle vittime dei terremoti e di altre calamità naturali, che allevia la prova delle popolazioni colpite, rappresentando un segno della vicinanza di tutto il popolo italiano. Di uguale valore è l’impegno che ponete nel soccorso dei migranti durante il loro arduo percorso sul mare, e nel ricevere quanti sbarcano e sperano di essere accolti e integrati. La mano che tendete loro e che essi afferrano è un segno alto, che andrebbe tradotto così: “Non ti aiuto solo in questo istante, per sollevarti dal mare e portarti in salvo, ma ti assicuro che ci sarò e mi prenderò a cuore la tua sorte”. Per questo, la vostra presenza a fianco degli immigrati rappresenta un segno profetico, così necessario al nostro tempo. Ho detto la parola segno profetico perché il profeta per dirlo in lingua che tutti capiamo è quello che schiaffa, col suo modo di vivere, col servizio, con le parole schiaffa, sveglia, dà veri schiaffi all’egoismo sociale, all’egoismo delle società e fa risvegliare il meglio che c’è nel cuore. Ma date lo schiaffo con la parole e la testimonianza, non con la mano.»
«la Croce Rossa svolge in tutta Italia e nel mondo un servizio insostituibile, prezioso sia per l’opera che materialmente compie, sia per lo spirito con cui la compie, che contribuisce a diffondere una mentalità nuova, più aperta, più solidale. La missione del volontario, chiamato a chinarsi su chiunque si trovi nel bisogno e a prestargli il proprio soccorso in modo amorevole e disinteressato, richiama la figura evangelica del Buon Samaritano»
«Affermare il principio di umanità significa allora farsi promotori di una mentalità radicata nel valore di ogni essere umano, e di una prassi che metta al centro della vita sociale non gli interessi economici, ma la cura delle persone. Non i soldi al centro, no, le persone!»
«Il buon Samaritano non sottopone l’uomo ferito ad alcun esame preventivo, non lo giudica e non subordina il suo soccorso a prerogative morali, né tantomeno religiose, agisce, paga di persona: così come a me piace dire che il diavolo entra dalle tasche, le virtù escono dalle tasche, pagano, per aiutare l’altro»
«Non vorrei finire senza un pensiero a coloro di voi che nell’esercizio della missione di aiuto hanno perso la vita: scusatemi: non l’hanno persa, l’hanno donata. Sono i vostri martiri! Sono i vostri martiri e Gesù ci dice che non c’è più amore di dare la vita per gli altri. Voi avete questi tra voi, che loro ci ispirino, vi ispirino, vi aiutino, vi proteggano dal cielo. E chiediamo che lo Spirito del Risorto, che è Spirito di amore e di pace, ci insegni questa via e ci aiuti a realizzarla. Chiedo per questo su tutti voi la benedizione di Dio, padre di tutti noi, padre di tutte le confessioni, e la invoco in particolare per quanti hanno perduto la vita svolgendo il loro servizio e per i loro cari»
Alla fine Papa Bergoglio si è prestato ad una lunga seduta per salutare i malati presenti e le autorità che avevano partecipato.
Una volta congedati, i nostri volontari hanno avuto modo di godere di 5 ore di libertà per visitare i dintorni. Durante quel momento hanno incontrato il Presidente del nostro Comitato Claudio Spadaro che era convocato in qualità di referente per l’area salute del Comitato Provinciale assieme al Presidente Alessandro Bunialti per un incontro a livello nazionale.
Se siete curiosi, seguite l’hashtag #PapaIncontraCRI su twitter e sugli altri social network. (le)