Maxi emergenza sulla ss47
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Vibra il telefono, sono le 8 del mattino passate da poco. A mandare il messaggio è il delegato di gruppo per le emergenze. Cosa sarà successo? Non è il mio compleanno e gli auguri per un buon 2020 ce li siamo già scambiati l’altro giorno. “Richiesto personale per allestimento PMA e autisti per guidare furgone per evacuazione su evento maggiore. Prego avvisare per disponibilità immediata!“. “OK, 15 minuti in sede!” è la risposta che riceve.
È atterrato più volte anche l’elisoccorso per portare in ospedale rapidamente le 5 persone ferite più gravemente mentre numerose sono state le ambulanze che hanno smistato negli ospedali San Lorenzo di Borgo e Santa Chiara di Trento una decina di altri feriti.
Ringraziamo di cuore la disponibilità dei nostri volontari che ci garantisce sempre di sentirci accuditi nel migliore dei modi e ci da modo ogni giorno di sentirci orgogliosi di avere al nostro fianco amici e fratelli in CRI che operano con umanità e professionalità in qualsiasi momento vengano essi attivati.

Questa la sintesi di un paio di minuti di vita di una trentina di volontari che ieri, dai gruppi di Trento, Pergine, Levico, Borgo e Canal San Bovo, si sono resi disponibili e sono intervenuti sulla SS47 della Valsugana all’altezza di Primolano dove oltre una
quarantina di veicoli è stata coinvolta in un incidente dovuto alla presenza di ghiaccio sulla carreggiata.

Sono stati mandati sul posto su richiesta del 112, centrale unica per le emergenze, 2 PMA (Posti Medici Avanzati) per stabilizzare i feriti e dare loro le prime cure. Uno a sud dell’incidente, proveniente da Canal San Bovo e montato sulla carreggiata, l’altro a Nord, proveniente dal magazzino del Comitato Provinciale di Lavis, che ha allestito nella caserma del Vigili del Fuoco di Tezze il centro di accoglienza per le persone rimate incolumi. Per accompagnarle sono intervenuti 4 furgoni. Sono arrivati inoltre un medico e due infermieri volontari di Croce Rossa in supporto al personale sanitario presente, a coordinare i soccorsi. A Trento, pronti a partire, altri 2 furgoni con 5 volontari di supporto.

Finite le operazioni di soccorso alle persone, i volontari CRI hanno rimesso in ordine il materiale e sono rientrati in sede ripristinando i PMA per la prossima emergenza.
Fortunatamente, in base alle testimonianze ricevute, le conseguenze sono state relativamente lievi visto l’entità dell’evento e il numero di persone e mezzi, anche pesanti, coinvolti sia nei tamponamenti che nelle uscite di strada. La macchina dei soccorsi costantemente oliata da numerose esercitazioni in tutto il territorio ha funzionato dal nostro punto di vista molto bene e l’operatività dei nostri volontari e la loro professionalità imparata e costruita in corsi di formazione e campi di addestramento ha dato riscontri molto positivi.

Un pensiero va anche a chi è rimasto coinvolto e soprattutto a chi ha subito dei traumi ed è ancora in ospedale: vi auguriamo di riprendervi presto e che le conseguenze di questo incidente siano le più lievi possibili. (le)