Uomini di CRI, Beppino Disertori

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Fonti: http://www.aspi.unimib.it/collections/entity/detail/71/

Neurologo, psichiatra, professore, filosofo, scrittore, mazziniano, antifascista, repubblicano, umanista, marito, padre, partigiano, volontario di Croce Rossa; Trento 1907 giu. 19 – Trento 1992 mag. 5.

Nasce a Trento nel 1907 ma si trasferisce ben presto a Innsbruck  fino alla fine della prima guerra mondiale rientra a Trento e frequenta il ginnasio al liceo G.Prati. Inizia gli studi universitari alla facoltà di medicina di Firenze ma li conclude a Genova dove si laurea nel 1931 con una tesi sulla fisiopatologia del sistema nervoso centrale.

Continua gli studi a Milano dove si specializza sotto la supervisione di Carlo Besta in neurologia e psichiatria. Essendo antifascista, e quindi privo della tessera di Partito, non puo avere incarichi pubblici e quindi esercita in libera professione.

Per la sua attività di antifascista e per le sue frequentazioni con la Resistenza è costretto a scappare in Svizzera nel 1943 dalla quale rientra alla fine della guerra. Rientrato a Trento, caduto il regime fascista, può finalmente esercitare la professione medica nel nososcomio di Santa Chiara dove diventa primario di neurologia. Diveta professore di neurologia e psichiatria presso l’università di Padova e a Trento, nella facoltà di Sociologia, tiene dei corsi di sociopsichiatria e criminologia. Fu presidente regionale del Partito Repubblicano.

In questo periodo diventa Presidente della Croce Rossa Italiana di Trento

Scrisse molti trattati e libri in ambito scientifico, letterario e filosofico. Da menzionare: Il libro della vita (1947), Trattato delle nevrosi (1956), De anima (1959), Trattato di psichiatria e socio-psichiatria (1970) e Sfida al secolo (1975) e per quanto riguarda

Dona nel 1988 alla fondazione Museo Storico di Trento il proprio fondo archivistico.

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