Canguro’s Camp, la prima volta
Partecipare per la prima volta alla gara di primo soccorso presso il Canguro ‘s Camp, ha risvegliato un insieme di emozioni, spesso contrastanti fra loro, che mi hanno fatto rivivere mentalmente l’esperienza più e più volte nei giorni successivi. Paura, entusiasmo, delusione, eccitazione, orgoglio, amarezza, rabbia, senso di inadeguatezza…spero di non averne dimenticata nessuna e nessuna vorrei tralasciare, poiché tutte hanno contribuito a svelare i punti di forza e i punti di debolezza miei e della squadra, le dinamiche da mettere in atto per migliorare, la voglia di riprovarci.
Certo, perché non è facile mettersi in gioco e affrontare situazioni di emergenza in prima linea. Non è facile mantenere la calma e tenere (o perlomeno cercare di tenere) sempre la situazione sotto controllo; trovarsi ad affrontare situazioni impreviste e imprevedibili, e non scene da catalogo.
Non è facile fare sempre la scelta giusta perché la posta in gioco in alcuni casi è alta, molto alta. Si commettono errori e purtroppo a volte anche fare il danno minore diventa motivo di soddisfazione.
Come prima prova pratica, mi sono personalmente sentita impreparata nell’affrontare i diversi eventi che hanno presentato diversi gradi di difficoltà e gravità, e in qualche caso, nell’improvvisare – mai stata brava in questo – probabili interventi.
Nessuno per fortuna si è fatto male! Tutti gli scenari erano artefatti, e resi verosimili da bravissimi simulatori volontari pure loro.
Ma l’esperienza è stata più che positiva, perché s’impara più dagli errori commessi sul campo che dalla sola teoria. E peggio è sicuramente non tentare, per paura di commetterne ancora.
Ora è rimasta solo la voglia di riprovarci e rimettersi in gioco… alla prossima occasione.
(Ch.Go.)