Attività in ambulanza nel 2018
La parte predominante dell’attività del soccorso in ambulanza è quella relativa alla convenzione con la Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari (APSS) per fornire ambulanze perfettamente equipaggiate ed efficienti ed equipaggi preparati e ben formati. Questa attività impegna prima di tutto a garantire degli standard minimi che sono verificati annualmente da una commissione dell’azienda sanitaria che invia in sede dei suoi delegati per verificare in loco tutte le questioni burocratiche, funzionali e formali. Superato questo controllo la convenzione si declina in maniera differente per ogni gruppo e quindi zona sparsi sul territorio. Ci sono gruppi che forniscono servizio in ambulanza giornalmente anche durante i giorni feriali, chi lo fa saltuariamente principalmente nel fine settimana e nei giorni di festa, chi invece vede variare il suo impegno in funzione del flusso turistico, come per esempio nei luoghi di villeggiatura dove durante la stagione turistica la popolazione subisce un forte incremento e la probabilità di incidenti e malori cresce sensibilmente.Ci sono poi gruppi che forniscono servizio con la formula della reperibilità ossia non con un equipaggio in sede in pronta partenza, ma con equipaggi che hanno un lasso di tempo definito nell’accordo per arrivare in sede e partire con l’ambulanza.
Per assolvere a questo tipo di impegno, nei gruppi dove il servizio fornito è infrasettimanale e continuativo, è impossibile riuscire a creare equipaggi con solo personale volontario. Ecco quindi che in alcune sedi sono stati assunti dal Comitato e ne sono dipendenti diretti, dei volontari di Croce Rossa che, superata una selezione interna tramite un concorso sono stati assunti per assolvere agli impegni con la APSS.La convenzione non si limita ai soli servizi in emergenza, ma impegna a cercare di fornire ambulanze anche per quei trasferimenti che sono definiti programmati e che comprendono tra le altre cose le dimissioni a casa o in altra struttura, il trasporto in ambulanza presso altre strutture ospedaliere per trasferimento o per visita o terapia, oltre che il trasporto per trattamenti specifici come la dialisi e la camera iperbarica.
Nel corso del 2018 inoltre, l’APSS ha chiesto al comitato di Trento di sottoscrivere un contratto parallelo, denominato ACCORDO PONTE, fornendo per alcune postazioni ulteriori equipaggi per ovviare al massiccio numero di domande di pensionamento evase positivamente tra i suoi autisti e non rimpiazzati in tempo da nuove assunzioni L’attività in convenzione porta a numeri stratosferici che ben evidenziano il lavoro giornaliero che i volontari indefessamente portano avanti tutti i giorni dell’anno, nessuno escluso. Si tratta di ben 26.930 eventi, suddivisi in 21.576 codici verdi/bianchi e 5.354 codici rossi/gialli. Se si fanno i conti si tratta di otre 70 pazienti trasportati al giorno. La distanza percorsa dalle ambulanze del comitato è stata di 979.163 km e le ore di servizio dei volontari ben 87.758 h di cui 73.785 di servizio attivo e 13.973 di reperibilità.
Per aiutare a capire questi numeri, i pazienti trasportati equivalgono alla popolazione di tutta la Comunità Rotaliana-Konigsberg. Ogni giorno il Comitato di Trento trasporta l’equivalente in pazienti dei passeggeri di un autobus di linea cittadino. Per quanto riguarda invece i km percorsi, essi sono 2 volte e mezza la distanza Terra-Luna o se si tengono i piedi per terra, quasi 25 volte il giro del pianeta. Anche le ore di servizio danno la dimensione dell’impegno che i volontari mettono: quelle ore equivalgono alle ore di lavoro di una azienda con 50 dipendenti, comprese le ore di vacanza e di permesso.
Le ambulanze però sono anche state usate per trasporti non coordinati dall’APSS o da altre aziende sanitarie, ma gestiti direttamente dai gruppi e dal Comitato in accordo con i privati. Capita infatti che qualche paziente voglia trasferirsi da un ospedale Trentino in uno diverso, per varie ragioni che spesso sono la vicinanza ai parenti oppure la maggior fiducia in un nosocomio specifico. Con questo tipo di servizi l’anno scorso le ambulanze del comitato hanno trasportato 1.182 persone per un totale di 99.497 km percorsi e di 5.384 ore di volontariato.
Oltre alla convenzione e ai viaggi privati, l’attività in ambulanza più impegnativa e diversificata rimane quella dell’assistenza alle manifestazioni. Questo tipo di eventi sono importantissimi per quanto riguarda la vita delle associazioni sportive del territorio e delle pro loco o associazioni varie culturali. Se non ci fossero le associazioni di soccorso moltissime manifestazioni non si potrebbero fare e salterebbero importantissime occasioni per fare sport e anche economia attraverso il turismo che queste attività portano sul territorio. Da alcuni anni infatti, per organizzare una manifestazione è necessario preparare un piano di sicurezza che prevede anche il calcolo della necessità di un numero definito di mezzi di soccorso. Se i mezzi non ci fossero o non ci fossero gli equipaggi per muovere i mezzi ed effettuare il servizio, quegli eventi non potrebbero esistere. Sono moltissimi gli eventi anche di carattere internazionale e mondiale che si organizzano e si svolgono in Trentino, basti pensare alle partite di calcio, di basket o di pallavolo, alle gare podistiche, alle gare ciclistiche o di sci. Poi ci sono manifestazioni equestri, gare storiche e campionati mondiali di varie discipline. E per quanto riguarda le manifestazioni culturali? Il comitato di Trento è presente praticamente a tutte quelle svolte sul territorio, grandi e piccole. Di queste manifestazioni, nel solo 2018 ce ne sono state 918 e hanno impegnato i volontari per 21.346 ore di servizio e fatto percorrere alle ambulanze altri 44.306 km. Un totale di 28.039 volte che gli equipaggi del Comitato di Trento e le loro ambulanze sono serviti, per coprire un totale di 1.122.966 km ossia quasi 3 volte la distanza Terra-Luna. Per le attività in ambulanza, le ore di servizio sono quindi state complessivamente 112.644.
Tutte queste attività, volontari e mezzi, sono pronti a operare anche in caso di calamità, disastro o evento maggiore come è capitato varie volte nel corso dell’anno trascorso. In questo caso la direzione di queste attività passa sotto il coordinamento dell’obiettivo strategico 3 che si occupa di riduzione dei rischi di disastri ma anche per l’appunto di soccorso nell’eventualità che questo tipo di eventi si verificassero.