Furto con scasso in una nostra ambulanza
Radio divelte, quadro scassato, finestrino laterale scardinato, vano sanitario sotto sopra, monitor con defibrillatore strappato dalla sua sede, e materiale sparso in ogni dove. Questo quello che abbiamo trovato venerdì 22 mattina all’interno dell’ambulanza in dotazione al gruppo della val dei Laghi che era parcheggiata a Trento in viale Verona in attesa del cambio gomme.
Un atto vile e vigliacco nei confronti di un bene di una associazione come la nostra che da oltre 156 anni opera nel mondo per portare conforto a chiunque. Molte volte leggiamo di atti simili in realtà ben più grandi della nostra. Questa volta è capitato a noi, a Trento. La denuncia è stata fatta quest’oggi presso il commissariato di Trento.
“Un gesto vigliacco, che dispiace, perché colpire un mezzo di Croce Rossa, utilizzato per il soccorso, significa recare un danno all’intera comunità.” Queste le parole più volte espresse dal presidente nazionale, nonché attuale presidente della federazione internazionale di Croce rossa e Mezzaluna rossa, Francesco Rocca.
Da oltre un anno Croce rossa è alfiere della campagna mondiale #notatarget “Non sono un bersaglio”
Un gesto che certo ci rattrista ma che non ci scoraggia e non mette in ombra, al contrario ne evidenzia la gentilezza, i tantissimi altri gesti di gratitudine e vicinanza che quotidianamente e in particolare in questi ultimi mesi di emergenza COVID19 ci sono giunti da tutto il territorio direttamente ai gruppi attraverso realtà imprenditoriali e famiglie di privati.
Il disagio, le “povertà” in tutte le sue forme, sono ancora tante e quindi tanto il lavoro che in campo sociale dobbiamo fare per far sì che gesti simili rimangano isolati e non diventino espressione di una comunità che guardi al domani con speranza e fiducia. Questo è un “danno collaterale” nella guerra al disagio sociale che nel comitato di Trento stiamo da anni cercando di portare avanti con progetti e iniziative insieme alle istituzioni e altre associazioni in modo da aiutare anche persone che sono costrette per vari motivi a vivere anche di questi espedienti.
L’impegno nostro è laddove possibile quello di aiutare sempre tutti, valutare attraverso i nostri principi di umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità e universalità tutto quello che vediamo e che facciamo. Ribadiamo lo sconforto ma anche la speranza di riuscire insieme alla comunità, alle istituzioni e alle altre associazioni in campo di fare in modo che questi gesti rimangano sporadici e unici. Come stiamo vedendo in questi giorni, che Croce rossa italiana ha battezzato #iltempodellagentilezza, insieme possiamo superare nemici globali che possono sembrare invincibili.
Un nostro ultimo pensiero va ai volontari del gruppo della Val dei Laghi, con sede a Vezzano. A loro tutto il sostegno e l’unità che tutti i gruppi del Comitato hanno sempre dimostrato l’un l’altro nei momenti difficili. (le)