Una squadra che vince… unita
La Croce rossa di Viviana Battisti in 9 domande
Avete mai partecipato ad un gioco a squadre? Mi spiego: vi siete mai sentiti parte di un gruppo al punto tale da percepire quell’intesa e quell’unione che rendono ogni membro a suo modo indispensabile? Se la risposta è “sì”, siete pronti per leggere questa intervista dedicata ad una delle colonne portanti della nostra squadra. Il suo nome è Viviana Battisti, il suo ruolo quello di vicepresidente, il suo team il Comitato di Trento è il suo “gioco”, più simile ad una missione o a passione pura, la Croce rossa italiana.
Quando sei entrata in Croce rossa Viviana?
Sono entrata a far parte dell’associazione nel 2005.
Come hai mosso i tuoi primi passi in Croce rossa?
I primi tempi facevo solo il servizio ambulanza poi, nel 2011, Alessandro Bunialti mi ha voluta alla guida del gruppo di Rovereto. Lo ringrazio ancora per la sua stima perché, grazie a un incarico difficile come quello, sono cresciuta molto come volontaria.
Quali emozioni hanno caratterizzato la tua elezione alla vicepresidenza del Comitato?
Stupore, gratificazione e preoccupazione. Stupore iniziale per la mia adesione alla lista di Claudio Spadaro, gratificazione per la sua scelta (ringrazio ufficialmente Claudio per aver creduto in me) e preoccupazione di non essere all’altezza di un compito così importante e gravoso.
Quali sono state le tue prime impressioni sul Comitato da vicepresidente?
Girando per i gruppi ho trovato dei volontari attivi e motivati ma anche un po’ di crisi di valori e tanti problemi da risolvere.
Quali criticità sono state affrontate per prime dopo la tua investitura?
Dopo il mio insediamento le priorità sono state di tipo organizzativo: ristrutturare una situazione amministrativa e operativa complessa con l’intento di renderla il meno dispendiosa possibile è stato sicuramente il primo step. Ricordo che il nostro è il V° Comitato territoriale per dimensione quindi la sua sopravvivenza è una sfida per tutti perché implica ancora oggi tantissimi cambiamenti.
Quanto tempo dedichi alla Croce rossa?
Essere membro di un Comitato presuppone di dedicare tantissimo tempo a questa causa: le nostre sere “impegnate” sono almeno tre alla settimana e si sommano alle serate dedicate alle riunioni dei vari gruppi e agli impegni istituzionali.
C’è qualche nuovo progetto in cantiere?
Al momento stiamo lavorando ad un progetto sociale molto importante e nel frattempo stiamo portando avanti l’organizzazione di alcune serate tematiche all’interno dei gruppi che fanno parte del Comitato di Trento. Se vi sembra poco sappiate che… chi più ne ha, più ne metta.
Essere volontario di Croce rossa è…
Una missione: un contribuire a portare avanti un progetto iniziato più di 150 anni fa che racchiude al suo interno principi e valori che ogni essere umano dovrebbe possedere.
Essere volontario è una scelta di vita e far parte di Croce rossa… un onore!
Come vedi il tuo futuro in Croce rossa?
Vorrei continuare a fare quello che già sto facendo, vorrei fare la volontaria ricoprendo anche ruoli diversi all’interno dell’associazione. Il bello di Croce rossa, infatti, è che al suo interno “c’è spazio per tutti” e per tante attività differenti.
Stare insieme, condividere, supportarsi, sopportarsi, gioire e a volte anche consolarsi. Questa la realtà di qualsiasi squadra che si rispetti, questa la realtà del Comitato di Trento: un gruppo che può permettersi di affrontare a testa alta le sfide del ventunesimo secolo grazie ai suoi tantissimi giocatori, può fare la differenza anche grazie all’entusiasmo di persone come Viviana Battisti ma per vincere… ha bisogno di un unico ingrediente, l’unione!(jr)